Mark Haber – sempre affascinato dalle ossessioni – ci regala un gioiello che esplora, con ironia e profondità, l'ossessione per l'arte e le complesse dinamiche dell'amicizia. Questo rapporto si interrompe bruscamente a causa di un commento del Narratore, che in realtà rivela la distanza tra due persone che in comune hanno avuto la gloria giovanile: l’arte deve essere per tutti o per pochi? Cosa se ne fa l’essere umano della bellezza? Paola
Due critici d'arte, il Narratore - americano - e Schmidt - un austriaco - si uniscono e poi dividono a causa della loro devozione per un oscuro dipinto rinascimentale olandese, L’abisso di San Sebastiano: opera sconosciuta ai più (scoperta dai due quando erano giovani studenti a Oxford) dell’altrettanto misterioso Hugo Beckenbauer, erotomane morto in miseria, distrutto dalla sifilide. Intorno al quadro e alla fortuna che porta loro la scoperta, Schmidt e il Narratore costruiscono la loro amicizia e il loro sodalizio accademico.
L’ossessione dei due per il quadro e per quello che questo rappresenta cementa il loro rapporto, puntellato dai sarcastici commenti sulle rispettive vite private.
Nonostante l’astio, il Narratore ha ricevuto una e-mail da Schmidt in punto di morte e si sta scapicollando al suo capezzale a Berlino: un volo, dall’America alla Germania, lungo una vita. Anzi due. Anzi tre. Haber costruisce una satira pungente del mondo accademico e della critica d'arte, mettendo in luce come la passione possa trasformarsi in rivalità distruttiva :tra i due amici, tra loro e tutti gli altri critici, tra L’abisso e le due opere di Beckenbauer, tra una visione dell’arte e tutte le possibili altre.
Con uno stile asciutto, ironico, che gioca con le ripetizioni e i ribaltamenti come il miglior Bernhard, una narrazione ricca di umorismo nero e riflessioni taglienti, Haber indaga le profondità dell'animo umano con intelligenza e sarcasmo, svela le idiosincrasie dei protagonisti, specchi l’uno dell’altro, e alla fine ci porta davvero proprio sull’orlo dell’abisso. Attenzione, perdere l'equilibrio, cadere e smarrirsi per sempre, è un attimo!