L’ultimo viaggio di Lenin - Francesco Pala

Quando muore Lenin, Stalin decide di farne imbalsamare il corpo. E mica solo il corpo: con Iosif, il socialismo assume altre connotazioni. Un’Armata Brancaleone di comunisti delusi (il sergente Dorotov, responsabile del convoglio che sposta il sarcofago, minacciato dall’avanzata dei nazisti; il soldato semplice Antonov, lobotomizzato per aver visto l’imbalsamato aprire gli occhi; e Olga, donna misteriosa dallo sguardo indomito) ha le idee chiare: rapire la salma del Venerabile e fondare la Repubblica Popolare di Leninesia (sulla base del saggio filosofico ed esoterico, l’Itinerarium mentis in Lenin), il punto estremo del progresso comunista (un comunismo libertario, attento all’individuo e ai suoi desideri) grazie all'immortalità e un misticismo laico. Dite che non si può fare? Che l’immortalità (materialista) non esista, men che meno il comunismo perfetto? Che sia un’utopia? Allora cimentatevi con questo romanzo, visionario, filosofico, avventuroso, ma soprattutto (non me ne voglia il compagno Vladimir Il’ič Ul’janov) ironico e divertentissimo - e poi ne riparleremo. Avvertenza per i deboli di cuore: qui non vale il politicamente corretto, tenetevi pronti e stretti alla poltrona prima della fine!


 
Paola