La grande abbuffata, pt. 3: Secondi e contorni molto estivi

Gusti forti e ben decisi, ecco l'abbuffata perfetta - mia modesta opinione. L'estate è il periodo in cui le ore calde permettono di riuscire a digerire anche i mattoni più corposi, quindi vai di saggi mastodontici e sci-fi da un altro pianeta, ma anche romanzi più snelli ambientati a due passi di distanza da Milano. C'è una ridondanza del termine estate nei titoli? Effettivamente...ma se non ora quando?

  • Oceano Rosso - Han Song, Add editore
Nelle profondità dell’oceano, Stellamarina nasce e cresce in un mondo brutale in cui l’umanità, organizzata per tribù, è regredita al punto di vivere al solo scopo di superare crisi ed emergenze, in continui cicli di estinzione, migrazione e rinascita. La vita nell’oceano rosso è un’esperienza claustrofobica, piena di pericoli; le donne e il cibo sono mezzi di scambio, i rapporti fraterni soccombono al cannibalismo e l’unico motivo di speranza è una leggenda secondo cui esiste una Città Sottomarina, un luogo utopico sicuro e pacifico.

  • Punto croce - Jazmina Barrera, La Nuova Frontiera
Mila, Citlali e Dalia sono sempre state unite da un’amicizia indissolubile e dalla comune passione per il ricamo, un’attività che in diverse epoche e culture ha rappresentato per le donne l’oppressione e la libertà, l’arte e l’unica forma di comunità possibile. Quando partono da Città del Messico per l’Europa, sono cariche di aspettative e di promesse: è l’avventura della loro giovinezza. Anni dopo, Mila viene a sapere dell’improvvisa scomparsa di Citlali e torna ai ricordi di quell’esperienza costellata di scoperte e sconvolgimenti, durante la quale il destino e le ferite di ognuna di loro hanno iniziato a prendere forma.

  • L' estate caldissima - Gabriella Dal Lago, 66th and 2nd
L'estate più calda degli ultimi duecento anni, la città stanca che soccombe sotto il peso dell'afa, il lavoro che non si può fermare e preme con le sue scadenze. Sette adulti, un bambino e una gatta si rifugiano in una casa di campagna, dove le temperature sono più clementi. Gli adulti non sono parenti né davvero amici, lavorano insieme da Bomba Agency, un'agenzia di comunicazione, e devono portare a termine una presentazione per un cliente. Una settimana sola. Tutti insieme. Lontani dal mondo. «Come il Decameron, ma senza la peste».

  • AI 2041. Scenari dal futuro dell'intelligenza artificiale - Kai-Fu Lee e Chen Quifan, Luiss University Press
Kai-Fu Lee, ex presidente di Google China, e Chen Qiufan, astro nascente della fantascienza cinese, hanno realizzato questo volume dove il tema principale non è l’IA, ma l’umanità. Del resto, se l’intelligenza artificiale ci ha portati oggi a un punto di svolta epocale, la responsabilità di realizzare i suoi incubi o le sue promesse continua a spettare a noi umani. Per darne una dimostrazione, gli autori scrivono dieci racconti ambientati nell’imminente futuro, ma che hanno come denominatore comune l'umanità che muove le nuove tecnologie.

  • Né coloni, né nativi - Mahmood Mamdani, Meltemi
In questa genealogia della modernità, Mahmood Mamdani sostiene che lo Stato- nazione e lo Stato coloniale si sono creati vicendevolmente. Dal Nuovo Mondo al Sudafrica, dalla Germania a Israele, fino al Sudan, gli Stati coloniali e gli Stati nazione si sono costituiti sulla politicizzazione di una maggioranza religiosa o etnica e a spese delle minoranze.
Il modello è emerso in Nord America, dove il genocidio e l’internamento nelle riserve hanno creato sia una sottoclasse permanente di nativi sia gli spazi fisici e ideologici in cui le nuove identità di immigrati si sono cristallizzate come nazione di coloni. In Europa, questo modello sarebbe stato utilizzato dai nazisti per affrontare la questione ebraica e, dopo la caduta del Terzo Reich, dagli Alleati per ridisegnare i confini degli Stati nazionali dell’Europa orientale, ripulendoli dalle loro minoranze.
In questo libro l'autore propone un ripensamento della comunità politica per tutti i sopravvissuti: vittime, colpevoli, spettatori, beneficiari. A partire dal progetto incompiuto della lotta anti-apartheid in Sudafrica, l’autore ci invita a immaginare uno Stato senza nazione.

  • L'invincibile estate di Liliana - Cristina Riviera Garza, Sur
Il 16 luglio del 1990, a Città del Messico, Liliana Rivera Garza fu vittima di un femminicidio. Aveva vent’anni, studiava architettura. Da tempo cercava di porre fine a una relazione con un ragazzo che non le dava tregua. Qualche settimana prima della tragedia, prese una decisione definitiva: nel cuore dell’inverno aveva imparato che in lei c’era, come diceva Albert Camus, un’invincibile estate. L’avrebbe lasciato per sempre. La decisione del ragazzo fu che lei non avesse una vita senza di lui.
Trent’anni dopo, a partire dalle carte di Liliana, dalle indagini dell’epoca e dalle testimonianze di amici e familiari, Cristina Rivera Garza ricostruisce la storia della sorella, una storia personale ma terribilmente universale: quella di una giovane donna, brillante e determinata, che muove i primi passi in un mondo permeato dalla violenza di genere.


Benedetta