Il cottage degli uccelli - Eva Meijer

I CONSIGLI DELLE LIBRAIE 

Paola consiglia Il cottage degli uccelli di Eva Meijer, pubblicato da Edizioni Nottetempo.

Len Howard scopre che la vera musica non è quella che esce dal suo violino: a commuoverla, a farla sentire viva è il canto degli uccelli. Così nel 1938, a quarantaquattro anni, Len molla tutto, lascia Londra e si ritira in una casa nella campagna del Sussex per dedicarsi allo studio degli uccelli: il suo "Bird Cottage".

Il mondo scientifico non se la fila di striscio, ma Len ha un caratterino che scopriamo fin dalle prime pagine del romanzo (che si apre nel 1965) e tira dritto per la sua strada. Quando Len ripensa ai suoi rapporti con i propri simili, deve ammettere che le riesce meglio comunicare con gli uccelli.

 Perché ritirarsi in modo così estremo dalla compagnia umana? Eva Meijer non trova una spiegazione nel racconto di Len, però ci offre una convincente testimonianza della sua totale dedizione e della grande fiducia in se stessa, e c'è bellezza e gioia nell'eccentrica vita di Len, seppur velata di tristezza: Len crede che il suo lavoro sia vitale per il benessere degli uccelli, ma alla fine ci sembra proprio che sia molto più Len ad aver bisogno di loro che loro di lei.

Stella, una cinciallegra, sarà la compagna di vita di Len nella sua quotidianità fatta di cose semplici e di una commovente capacità di ascolto e comunione con i suoi ospiti pennuti, ciascuno con un nome, una famiglia, una voce, una personalità. Le scatole per i nidi coprono le pareti dentro e fuori la casa. Gli uccelli si siedono sulla testa e sulle spalle di Len, che insegna loro a contare e trascrive le melodie dei loro canti. I suoi metodi, considerati allora piuttosto bizzarri, sono oggi considerati all'avanguardia. Sempre rivolta al futuro, attiva, pragmatica e decisa, Len vive a suo agio nella natura perché è in grado di rispettarla, ne coglie l'essenza, ne condivide il ritmo vitale. La musica di Len è la melodia del Mondo.